sabato 20 aprile 2013

MALGRADO TUTTO IL FORUM DELLE CULTURE A NAPOLI SI FARA’


Firmato l'accordo tra Regione, Comune e Fondaciò di Barcellona. Sara’ ridimensionato e partira’ a luglio anziche’ questo mese

Quando nel 2007 Napoli si aggiudicò il Forum delle culture, era previsto un budget di 160 milioni di euro e un programma lungo 4 mesi: dal 10 aprile al 21 di luglio. Oggi lo scenario è drammaticamente peggiorato: il budget è 10 volte inferiore, arrivato a 16 milioni di euro; non c’è ancora un programma; partirà con imbarazzante ritardo a luglio; è stato fatto un pasticcio sui Presidenti: inizialmente era Nicola Oddati, voluto dalla Iervolino; poi arrivò de Magistris e volle un nome di spicco come quello di Roberto Vecchioni, naufragato successivamente alla luce del compenso che avrebbe intascato: 220 milioni di euro, che scatenò veementi polemiche (leggi qui); poi un lungo silenzio.

L’ACCORDO –L'accordo è stato suggellato martedì a Palazzo San Giacomo. Presenti il sindaco di Napoli, l'assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia delegata del governatore, il vicesindaco di Barcellona Joaquin Forn, il direttore generale della Fundaciò Forum di Barcellona Mireia Belil, il commissario della Fondazione Forum di Napoli Alessandro Puca. Il protocollo - si spiega - sancisce l'impegno della Regione Campania, del Comune di Napoli e della Fondazione all'organizzazione dell'appuntamento 2013 rispetto a cui la Fondazione di Napoli rappresenta il riferimento organizzativo centrale, mentre al Comune spetterà il compito di organizzare gli eventi nel territorio cittadino tramite la Fondazione stessa, ed alla Regione, attraverso la Scabec Spa, quello dell'organizzazione degli eventi presso i siti che rientrano nel patrimonio Unesco.
Sempre nel protocollo si individua l'investimento della somma di 16 milioni di euro (fondi Pac) da parte della Regione Campania per la realizzazione del Forum. Come detto, solo la decima parte di quanto prevedeva il programma tre anni fa.

LA SODDISFAZIONE DI SINDACO E GOVERNATORE - «La firma odierna - afferma de Magistris - del protocollo è un passaggio importante attraverso il quale si ufficializza l'impegno, da parte delle istituzioni locali, alla realizzazione di un evento che avrà un alto valore civile, sociale e culturale per Napoli e la Campania. La sfida multiculturale e quella dell'integrazione possono infatti, anche attraverso appuntamenti come questo, ritrovare uno slancio vitale soprattutto in una terra che, come la nostra, è storicamente avanguardia e frontiera della mescolanza e della convivenza fra popolazioni e culture diverse».
«Un obiettivo raggiunto. Si va avanti - afferma il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - una occasione per Napoli e la Campania. Abbiamo ripensato questo evento in linea con le nuove esigenze di bilancio degli enti che sono protagonisti. Sarà comunque una grande opportunità di incontro e promozione per la città di Napoli e per l'intera regione con il coinvolgimento dei siti Unesco».

I PRECEDENTI - Il Forum universale delle culture, promosso dall'Unesco ogni tre anni e organizzato dalla Forum Foundation, ebbe la sua prima edizione nel 2004 a Barcellona, con la partecipazione di circa 3,3 milioni di persone e una durata di 141 giorni. Fu anche boicottato da alcune multinazionali come Coca cola e Nestlè a volte considerate non corrette nei confronti del Terzo mondo. Poi con cadenza triennale e tematiche diverse, toccò a Monterrey (2007) e Valpaiso (2010). Dopo Napoli, nel 2016 toccherà alla città giordana di Amman.

Il tema del Forum universale delle culture di Napoli sarà: “Memoria del futuro: conoscere le proprie radici per progettare il futuro comune. Napoli, cerniera temporale tra passato, presente e futuro, parte dalla propria storia millenaria per ripensare la modernizzazione della città”. Speriamo che, nonostante le tante difficoltà, la città partenopea non sfiguri.

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