mercoledì 30 novembre 2011

CORRADO AUGIAS, INCARNAZIONE DELLA SINISTRA INTELLETTUALOIDE CHE HA SEMPRE PERSO


CONDUCE OGNI MATTINA SU RAITRE LE STORIE-DIARIO ITALIANO, TRASMISSIONE NOIOSA, SCONTATA E RIPETITIVA

Corrado Augias è un noto giornalista, scrittore e conduttore televisivo. Le sue collaborazioni principali riguardano il quotidiano La Repubblica - per il quale per anni ha curato le corrispondenze da Parigi e da New York, e nel quale oggi cura la rubrica delle lettere dei lettori – e la Rai, dove oltre a piazzare la figlia Natalia, ha condotto Telefono giallo, Domino, Enigma e Le storie - Diario italiano, costola di Cominciamo bene, dove l’attuale programma era solo uno spazio.
Prima di affrontare il discorso legato a quest’ultima trasmissione, è anche giusto dire che Augias ha collaborato pure con L’Espresso, Panorama, e ha pubblicato vari testi, molti per la Mondadori. Perché il Cavaliere è brutto e cattivo, ma in fondo paga bene.
Vanta anche opere teatrali quali Raccontare Chopin, Le fiamme e la ragione e Nel nome di Gesù. Per non farsi mancare nulla, è stato anche politico nelle file del Pds nelle vesti di europarlamentare dal 1994 al 1999.


IL PROGRAMMA MATTUTINO – Ateo convinto e dichiarato, nella succitata trasmissione televisiva Le storie - Diario italiano, che come detto va in onda su Rai3 intorno alle 12:50 per la durata di 25 minuti circa, Augias affronta principalmente i temi legati alla religione; specie il potere temporale della Chiesa e come esso ha inciso dal dopoguerra ad oggi. Oltre a parlare della politica italiana (“sempre senza disturbare, che non si sa mai”) e delle problematiche relative all’universo femminile.
Senza voler mettere in dubbio la profonda cultura del giornalista, la sua trasmissione incarna ciò che è stato il Partito comunista italiano, conteso da un lato dall’intellettualismo snob raffinato rinchiuso nei salotti e nelle biblioteche, e dall’altro dalla lotta per la difesa degli operai e degli analfabeti. Gli approfondimenti affrontati nelle sue puntate finiscono così per essere noiosi e ovvi per chi ha una certa cultura, e incomprensibili per chi ha bassi livelli culturali; che finisce così per preferirgli Forum o La prova del cuoco, oltre che, e sarebbe preferibile rispetto a questi ultimi, i Tg. A ciò va anche aggiunta l’aggravante della ripetitività degli argomenti trattati, che finisce per creare ulteriore disaffezione.

Con ciò non si vuole dire che bisogna appiattire la cultura e assoggettarla al berlusconismo, ma quanto meno rendere la trasmissione un po’ più dinamica e viva. Confacente con un formato televisivo. Anche se in fondo, in quella fascia oraria a cavallo delle 13, un breve formato liturgico per nostalgici salottieri ci sta bene.

(Fonte: Wikipedia)

6 commenti:

  1. Scusa per l'off topic... Volevo dirti che ho cambiato l'indirizzo al blog... quello nuovo è http://lailaetuttoilresto.blogspot.com/
    Salvalo!

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  2. PROMETTONO MARI E ...MONTI, E COME AL SOLITO ALLUNGANO L'ETà PENSIONABILE COL BENEPLACITO DI BERSANI...

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Non mi è mai piaciuto Augias, fondamentalmente per gli stessi motivi che tu elenchi.
    A lui ho sempre contrapposto un'altro intellettuale simile per le tematiche trattate (soprattutto negli ultimi tempi): Sergio Romano.
    Stile, competenza (non necessariamente obbiettiva, ma onesta).
    BUon nuovo inizio, Luca.
    A presto
    Tommaso

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  6. Ben ritrovato.

    Non conosco molto Augias, ma dopo un simile articolo non ho molta voglia di conoscerlo :)

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