domenica 11 settembre 2011

CIRCUMVESUVIANA, DA OGGI CORSE RIDOTTE DI UN TERZO


CENTOCINQUANTA CORSE IN MENO AL GIORNO, CON TAGLI SOPRATTUTTO NELLE FASCE ORARIE DI PARTENZA E DI ARRIVO. COLPITI DUNQUE SOPRATTUTTO LAVORATORI E STUDENTI

La Circumvesuviana rappresenta un fiore all’occhiello dei trasporti pubblici campani, per puntualità e velocità. Pregi in realtà anche facilitati da un sistema complessivamente disagevole per i pendolari. Nata nel 1890, la Circum gestisce il trasporto ferroviario su diverse linee nell’area metropolitana di Napoli, servendo anche comuni contigui al comprensorio napoletano, come Sarno, San Valentino Torio e Scafati situati nella parte nord della provincia di Salerno, e Avella e Baiano in provincia di Avellino. Tale rete ferroviaria è suddivisa in sei linee con ben 96 stazioni.
Certo, è anch’essa oggetto di ritardi e soppressioni, ma non ci si può lamentare. Purtroppo però, anche la Circumvesuviana sarà presto vittima di tagli, dovuti tanto ai bilanci disastrosi conseguenti alle cattive gestioni passate, quanto ai continui tagli ai finanziamenti destinati agli enti locali da parte dei Governi nazionali. Il quadro che ne viene fuori è allarmante, e a forte impatto sociale giacché, date le fasce orarie che saranno maggiormente oggetto dei tagli, andranno a colpire proprio quei cittadini che ne usufruiscono di più: i lavoratori e gli studenti pendolari.

IL PROGETTO IN GENERALE - Ecco il progetto presentato dai vertici dell’Enav (Ente autonomo Volturno, la holding regionale dei trasporti che controlla al 100% Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest, ndr) che dovrebbe partire da lunedì 12 settembre: centocinquanta corse in meno al giorno. Si passerà infatti dalle 440 dello scorso orario invernale alle 290 previste dal 12 settembre, con tagli concentrati soprattutto su quelle che in gergo trasportistico si definiscono «ali» (si posticiperanno gli orari d'avvio del servizio e si anticiperanno quelli di chiusura). 27.717 convogli in meno — qui su base complessiva — per Cumana (23.675 corse tagliate: -40% del dato totale) e Circumflegrea (4.042: -11%); 4 corse in meno al giorno per Metrocampania Nordest (oltre a chiusure la domenica e nei festivi).

I TAGLI NEL DETTAGLIO -  Sulle linee Napoli-Nola-Baiano, Napoli-Ottaviano-sarno e Napoli-Torre Annunziata-Poggiomarino, in particolare, «la cadenza delle corse passa da 30 a 60 minuti nella fascia dalle 8,30 alle 12,30, dalle 15 e le 16 (da Napoli) e dalle 17 alle 18 (verso Napoli)».
Sulle linee Napoli-Poggioreale-San Giorgio e Napoli-Acerra «l'esercizio ferroviario sarà svolto solo dalle 6 alle 19 e nei soli giorni feriali». Per la linea Napoli-Poggioreale-San Giorgio, ancora, la cadenza dei treni passa da 30 a 60 minuti fra le 8,30 e le 12,30 e tra le 15 e le 16. «Per i treni locali Napoli-Acerra la cadenza è di 60 minuti». I tagli previsti — è scritto nella nota consegnata ai sindacati — «hanno portato a una rimodulazione dei turni del personale viaggiante (macchinisti e capitreno) e a una «maggiore produttività quantizzabile in circa 14 minuti medi a turno, corrsipondenti a circa 9 treni/km». I tagli a Cumana e Circumflegrea In totale, rispetto allo scorso orario invernale, le corse tagliate saranno 27.717: si passerà, infatti, da 94.344 a 66.627 (meno 29% del servizio complessivo). In termini di chilometri complessivi annui, il taglio sfiorerà quota 372 mila.
I lavoratori di Cumana e Circumflgerea, ieri, hanno distribuito all'utenza volantini nei quali — accusando apertamente governo centrale e Regione Campania per i tagli e le decisioni conseguenti per gli stessi al trasporto pubblico locale — annunciano che dal 12 settembre i primi treni da Montesanto a Torregaveta (Cumana) partiranno un'ora dopo rispetto allo scorso inverno: si comincia, insomma, alle 6,01. Il percorso inverso scatterà alle 6,41 (pure in questo caso con un'ora circa di ritardo rispetto al precedente esercizio di riferimento). Le ultime corse partiranno, invece, alla 20,01 da Montesanto e alle 20,20 da Torregaveta. «Saranno soppressi, inoltre, per l'intera gioranata i treni locali per Bagnoli». Più o meno simile la rimodulazione sulla tratta coperta dalla Circumflegrea, con orari di partenza posticipati e di arrivo anticipati da Montesanto a Licola e con «la soprressione per l'intera giornata dei treni sulla tratta Licola-Torregaveta e viceversa».

I biglietti aumentano e i servizi si riducono. Non dovrebbe essere il contrario? Ma l’Italia, si sa, funziona proprio così. Al contrario.


4 commenti:

  1. Io mi son sempre detta meno male che c'è la circumvesuviana perchè andare a napoli con il bus o con l'auto non è una gran cosa sotto vari punti di vista e ora invece nemmeno quello più... devo ringraziare caldoro, il governo in generale?! Boh! ..Un pò tutti hanno fatto la loro parte! Hanno pure aumentato il prezzo dei biglietti per cosa per peggiorare il servizio?! Hanno tagliato le corse più importanti per i lavoratori, è nu' fatt' normale?! 
    Io che speravo che migliorassero i problemi che c'erano...
    La circumvesuviana rappresenta un collegamento importante ma per quanto riguarda il tratto napoli/ Sorrento e viceversa non è mai stata molto veloce e puntuale.. spesso saltavano le corse non si sa perchè. I treni di prima mattina erano strapieni figuriamoci ora!!!! Vergognoso...senza dimenticare che hanno chiuso parecchie biglietterie! Amm turnat a 50 anni fa!!!!

    annalisa

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  2. E non dimentichiamo della metrocampania nordest che chiuderà alle 22....angelo sta comm nu pazz ahahahaha

    fiorentina

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  3. e aggiungo che cn questo non si risolverà certamente il problema traffico a Napoli... la benzona aumenta i biglietti anche non ci sono corse.. ci amma sta a cas?

    angelo

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  4. Amici napoletani non lamentatevi, se volete davvero dei mezzi pubblici degni della repubblica delle banane, venite qui a Genova, vi faccio fare un bel tour...

    Ah, per il modico prezzo di 1.50 € a biglietto !

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