lunedì 9 marzo 2015

Università, ospedali, welfare, trasporti, teatri: i tanti primati di Napoli e del Meridione prima dell’Unità d’Italia

IL REGNO DELLE DUE SICILIE ERA ALL’AVANGUARDIA IN MOLTI CAMPI. IL SUD REGREDI’ NOTEVOLMENTE DOPO L’UNIFICAZIONE

L’Italia pre-unitaria era un insieme di stati e regni, e l’Italia post-unitaria doveva mantenere questo spirito. Un po’ come ipotizzava Carlo Cattaneo: un’Italia federale, con ogni territorio che avrebbe mantenuto una certa autonomia politica e finanziaria. Ma i maneggioni che hanno voluto l’Unità per un proprio tornaconto finanziario prima che politico, hanno preferito che la nostra Repubblica diventasse romano-centrica; e che al Nord giungessero le ricchezze del sud all’indomani della vittoria dei Savoia nel Meridione grazie a quei Mille guidati da Garibaldi. Poi scartato perché non serviva più e perché forse era diventato scomodo. Il sud è stato sempre trattato secondo convenienza del centro-nord. Lasciato territorio povero, agricolo e analfabeta fino alla seconda guerra mondiale - vanificando così i pur pochi progressi e i vanti dell’epoca borbonica – dal dopoguerra sono piovuti soldi in modo indiscriminato, facendo arricchire pochi amministratori locali al potere e lasciando molte opere incomplete o mai avviate. Il tutto appannaggio anche delle criminalità organizzate. Tutto questo è ben raccontato nel libro del giornalista Pino Aprile, Terroni, che fa venire alla luce molte cose che nei libri di storia non vengono dette: Vittorio Emanuele volle quella guerra perché il suo Regno era in deficit e così, defraudando le ricchezze del Regno delle due Sicilie, si sarebbe salvato dal collasso. Si verrà a conoscenza di stupri per opera dei settentrionali alle nostre donne; uccisioni di poveri contadini inermi o fanciulli indifesi; si verrà a conoscenza delle case distrutte, delle deportazioni, delle leggi speciali, delle pene di morte facili, dello shock che alcuni stessi militari settentrionali hanno provato per aver visto ingiustizie coi propri occhi.

Eppure il Regno delle due Sicilie era all’avanguardia in diversi campi: scientifico, tecnico, dei trasporti, medico, del welfare. Di seguito una lunga lista dei primati del Meridione prima che la violenta unità d’Italia si realizzasse.

TUTTI I PRIMATI DI NAPOLI E DEL MERDIONE SULL’ITALIA E IN ALCUNI CASI SULL’EUROPA -

1224 Fondazione 'Università degli Studi di Napoli, considerata in assoluto la prima università laica in Europa di tipo statale
1521 Nascita dell’Ospedale Incurabili, per volere della Monaca .Maria Lorenza Longo. E’ considerato il primo esempio di ospedale inteso non solo come luogo di ricovero, ma anche di possibile cura, perchè in farmacia (oggi visitabile come museo) venivano confezionate e portate in pochi minuti al paziente le medicine allora ritenute necessarie. Qui hanno operato diversi importanti luminari italiani ed europei.
1853 A Napoli (tra le attuali Piazza del Plebiscito e Piazza dei Martiri) fu realizzato un lungo tunnel sotterraneo per volere di Ferdinando II di Borbone, per uso militare e come via di fuga sotterranea per gli stessi reali. Può essere considerato l’antenato delle metropolitane, di cui la prima fu realizzata solo dieci anni dopo a Londra.
1735 Prima Cattedra di Astronomia, in Italia, affidata a Napoli a Pietro De Martino
1737 Costruzione S.Carlo di Napoli, il più antico teatro d’Opera al mondo ancora operante
1751 Primo esempio di Welfare State, il Real Albergo dei Poveri
1754 Prima cattedra di Economia al mondo
1762 Accademia di Architettura, una delle prime e più prestigiose in Europa
1763 Primo Cimitero italiano per poveri ( il "Cimitero delle 366 fosse" , nei pressi di Poggioreale a Napoli, su disegno di Ferdinando Fuga)
1770-1771  Reali ferriere ed Officine di Mongiana
1781 Primo Codice Marittimo al mondo, il Codice De Jorio
1782 Primo intervento in Italia di Profilassi Antitubercolare
1783 Prima fabbrica di navi in Italia, Cantiere di Castellammare di Stabia
1783 Primo Cimitero in Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1789 Prima assegnazione di "Case Popolari" in Italia, ovvero agli operai che lavoravano presso il vasto impianto che produceva seta ivi esistente (San Leucio, frazione di Caserta)
1789 Prima istituzione di assistenza sanitaria gratuita (San Leucio, frazione di Caserta)
1792 Primo Atlante Marittimo nel mondo (G Antonio Rizzi Zannoni, Atlante Marittimo delle Due Sicilie. (vol. I) elaborato dalla prestigiosa Scuola di Cartografia napoletana)
1801 Primo Museo Mineralogico del mondo
1807 Primo "Orto Botanico" in Italia a Napoli
1812 Prima Scuola di Ballo in Italia, annessa al San Carlo
1813 Primo Ospedale Psichiatrico italiano (Reale Morotrofio di Aversa)
1818 Primo piroscafo del Mediterraneo, il “Ferdinando I”
1819 Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
1832 Primo ponte sospeso, il ponte sul Garigliano
1833 Prima Nave da crociera in Europa " FrancescoI "
1835 Primo istituto italiano per sordomuti
1836 Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel Mediterraneo
1839 Prima ferrovia d’Italia, la Napoli-Portici
1839 Prima Illuminazione a Gas di una città italiana (terza in Europa dopo Londra e Parigi) con 350 lampade
1839 Prima illuminazione a gas in una città città italiana, terza dopo Parigi e Londra
1840 Prima fabbrica di locomotive d’Italia, Pietrarsa
1841 Primo Centro Sismologico in Italia presso il Vesuvio
1841 Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843 Prima Nave da guerra a vapore d'Italia (pirofregata "Ercole"), varata a Castellammare
1843 Primo Periodico Psichiatrico italiano pubblicato presso il Reale Morotrofio di Aversa da Biagio Miraglia
1845 Prima Locomotiva a Vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1845 Primo Osservatorio Meteorologico italiano (alle falde del Vesuvio)
1852 Primo Telegrafo Elettrico in Italia (inaugurato il 31 Luglio)
1852 Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia 2/3/2015 I Primati del Regno delle Due Sicilie (nel porto di Napoli)
1852 Primo esperimento di Illuminazione Elettrica in Italia a Capodimonte
1853 Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l'America (Il "Sicilia" della Società Sicula Transatlantica del palermitano Salvatore De Pace: 26 i giorni impiegati)
1853 Prima applicazione dei principi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856 Primo Premio Internazionale per la Produzione di Pasta (Mostra Industriale di Parigi)
1856 Primo Premio Internazionale per la Lavorazione di Coralli (Mostra Industriale di Parigi)
1856 Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo costruito da Luigi Palmieri
1859 Primo Stato Italiano in Europa, per produzione di Guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno)
1860 Prima Flotta Mercantile e prima Flotta Militare d'Italia (seconda nel mondo)
1860 Prima nave ad elica (Monarca) in Italia varata a Castellammare
1860 La più grande Industria Navale d'Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia, 2000 operai)
1860 Primo tra gli Stati italiani per numero di Orfanotrofi, Ospizi, Collegi, Conservatori e strutture di Assistenza e Formazione
1860 La più bassa percentuale di mortalità infantile d'Italia
1860 La più alta percentuale di medici per abitanti in Italia
1860 Prima città d'Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860 Prima città d'Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860 Primo "Piano Regolatore" in Italia, per la Città di Napoli
1860 Prima città d'Italia per numero di Tipografie (113, in Napoli)
1860 Prima città d'Italia per numero di pubblicazioni di Giornali e Riviste (Napoli)
1860 La più alta quotazione di rendita dei titoli di Stato (120% alla Borsa di Parigi)
1860 Il Minore carico Tributario Erariale un Europa
1860 Maggior quantità di Lire-oro conservata nei Banchi Nazionali ( dei 668 milioni di Lire-oro, patrimonio di tutti gli Stati italiani messi insieme, 443 milioni erano del regno delle Due Sicilie)

Solo conoscendo il passato che si può costruire il futuro. Noi meridionali dovremmo essere un po’ più orgogliosi di noi stessi e meno ruffiani e creduloni rispetto agli affabulatori di turno che dal 1861 ci riempiono di false promesse.
Costruire un nuovo Meridione, più efficiente, all’avanguardia, meno ignorante, truffaldino e ozioso, può riscattare non solo i meridionali stessi ma l’Italia intera. Il tutto senza nostalgie neoborboniche, si intende.


2 commenti:

  1. Io sono meridionale;naturalmente,posso credere che quanto esposto nell’articolo sia vero,se non al cento per cento ,quasi totalmente.Ma mi chiedo:i meridionali,che “contavano”,non sono stati complici dello sfacelo a cui si “voleva”portare il popolo?E se lo hanno fatto “scientemente”,possono essere perdonati?E se esistono le massonerie,le consorterie,non sono, esse stesse,da portare a pubblico ludibrio?Sì,e come farlo divenire,una priorità storica e morale,in questa “Babilonia”imperante a tutti i livelli?I francesi direbbero(non quelli di oggi,comunque)Nè pas possible…..più o meno.

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  2. torniamo al Regno delle due Sicilie, ma anche al Ducato di Mantova!

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