giovedì 5 dicembre 2013

BOLIVIA: IL MIRACOLO ECONOMICO DI CUI NESSUNO PARLA

LE NAZIONALIZZAZIONI MESSE IN ATTO DAL PREMIER EVO MORALES IN 7 ANNI DI GOVERNO HANNO PORTATO A RISULTATI SORPRENDENTI

Mentre il Venezuela ha perso il suo vate del Socialismo reale, Hugo Chavez, trovando però in Maduro un successore ancor più agguerrito e determinato, la Bolivia fa registrare risultati economici sorprendenti sempre a colpi di Nazionalizzazioni. Con le politiche messe in campo da Evo Morales eletto nel 2006, lo Stato boliviano controlla ora il 38% dell’economia nazionale (mentre quando si è insediato la quota era del 15%), con il Pil che è perfino quadruplicato.

L’ESPROPRIO FORZATO - Esponendo il modello economico boliviano all’Universidad Gabriel René Moreno di Santa Cruz, motore economico del paese e roccaforte dell’opposizione conservatrice, il vice presidente Álvaro García Linera ha precisato che sono state nazionalizzate in modo progressivo le imprese-chiave dell’economia. In complesso sono state una ventina, fra cui quelle degli idrocarburi, delle telecomunicazioni, dell’elettricità, delle attività minerarie, della gestione degli aeroporti, della produzione del cemento.
Ma c’è l’inevitabile altra faccia della medaglia. Molte di queste aziende non hanno ancora ricevuto le compensazioni dovute per le espropriazioni e hanno intrapreso azioni giudiziarie internazionali contro lo Stato o hanno minacciato di farlo.

GLI EFFETTI ECONOMICI POSITIVI - García Linera ha motivato le nazionalizzazioni affermando che per la Bolivia era essenziale trattenere le eccedenze dei diversi settori e trasformarle in “motore dell’economia nazionale”, che quest’anno registrerà una crescita del 6,8%, la più alta in 28 anni. In vice presidente ha insistito sostenendo che la crescita non può essere spiegata solo dall’aumento degli introiti del gas esportato in Brasile e Argentina, ma bensì individuata nel cambio del regime di proprietà delle aziende strategiche.
Circa otto anni fa il Pil boliviano era stimato in 8 miliardi di dollari; oggi si aggira sui 32 miliardi di dollari.

UN PAESE DALLE GRANDI POTENZIALITA’ NON SFRUTTATE - La Bolivia ha uno dei redditi pro-capite tra i più bassi del continente. Questo dato contrasta con la grande ricchezza di risorse naturali e la scarsa densità della popolazione, che potrebbe far pensare ad una maggior disponibilità economica per gli abitanti. Le ragioni sono evidentemente da individuarsi nell'arretratezza del sistema produttivo e sociale, ancora fortemente basato su agricoltura, pesca e allevamento. Senza dubbio ciò è dovuto all’evidente instabilità politica che ha da sempre caratterizzato il Paese, in balia di continui colpi di Stato, sommosse e dimissioni. Con Morales si è intrapreso un cammino se non altro ben delineato, che solo la Storia potrà giudicare.


1 commento:

  1. Lo Stato ha rubato le imprese.....cosa ci sia di "miracoloso" non riesco a vederlo......

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