IL TG1 MANDO’ UN SERVIZIO DENIGRATORIO SUI FUNERALI DELL’EX
BR. IL TG2 NON HA PARLATO DELLA MORTE DI VIDELA E HA OMESSO CHE A STUPRARE
L’ATTRICE DI TEATRO FURONO DEI FASCISTI
Torno a parlare di Rai, ovviamente ancora negativamente come
fatto in precedenza per altre vicende. Si sperava che con un Governo tecnico
prima e uno bipartisan poi, il servizio pubblico diventasse imparziale. Macché.
In questa sede voglio parlare di tre servizi alquanto vergognosi, faziosi,
tendenziosi, oscurantisti e offensivi, degni del peggior servizio pubblico
democristiano, quasi neofascista oserei dire. Considerando come sono state
trattate le tre personalità in causa: Prospero Gallinari, ex brigatista; Jorge
Rafael Videla, ex dittatore argentino; Franca Rame, ex attrice di teatro.
I FUNERALI DI GALLINARI E LE OFFESE
AL COMUNISMO – La sera di domenica 20 gennaio, il Tg1 ha trasmesso un
servizio sui Funerali di Prospero Gallinari, ex militante delle Brigate rosse
noto per aver ucciso la scorta di Aldo Moro e per essere stato il suo
carceriere durante il sequestro. Dunque non stiamo parlando certo di un santo,
ma di un terrorista sanguinario come tanti altri. Ma il servizio firmato Emma
D’Aquino sembrava quasi irridere quanti vi hanno partecipato, legati a
Gallinari dalla stessa ideologia. Un filmato tendenzioso, mirato non solo ad
attaccare l’estrema sinistra, il defunto stesso e quanti hanno partecipato ai
suoi funerali, ma il comunismo in generale come credo politico. Chissà quanti,
di sinistra, che pagano puntualmente il canone, in quel momento si sono sentiti
offesi e derisi per ciò in cui hanno creduto magari tutta la vita. Ecco il
filmato, giudicate voi:
IL TG2 NON PARLA DELLA MORTE DI
VIDELA - Il giorno che è morto Videla, l'ultimo dei dittatori ancora in
vita, è stata data notizia in tutti i TG del mondo. Tutti tranne il TG2.
«Videla, responsabile di genocidio», è stato uno dei titoli della tv di Buenos
Aires, alla notizia della morte di Jorge Rafael Videla, l'uomo che guidò il
golpe del 1976 contro Isabel Peron, la vedova di Juan Domingo Peron.
Durante i 5 anni di potere di Videla, scomparvero fino a
30.000 dissidenti o sospettati tali (9.000 accertati secondo i rapporti
ufficiali del CONADEP) su 40000 vittime totali. Tra queste ricordiamo anche
studenti, per la maggior parte minorenni, equestrati, sottoposti ad indicibili
torture e uccisi. O detenute incinte o uccise prima di partorire, oppure fatte
prima partorire coi loro figli dati in adozione a militari o autorità di
Governo.
Tra le vittime di Videla ci furono tanti e tanti italiani,
d'origine e figli di nostri emigrati. E ci sono state tante italiane tra le
mamme di Plaza de Mayo, ora nonne, irrefrenabili cacciatrice della verità sugli
anni di dittatura di Videla. Questo e tant'altro non ha smosso il TG2. Non era
notizia.
FRANCA RAME NON FU STUPRATA DA
FASCISTI, ALMENO PER IL TG2 - Nel ricordo di Franca Rame, l'incredibile
omissione del fatto che la grande attrice fosse stata stuprata dai fascisti.
Anzi, nell'ambiguità del racconto è parso anche che l'attrice si fosse in
qualche modo cercata lo stupro per l'uso della sua bellezza fisica. Alla faccia
di tutte le campagne contro il femminicidio e la violenza sulle donne.
E sì, perché nel servizio mandato in onda nell'edizione
delle 13 e firmato da Carola Carulli (vagamente tendenzioso, ma su questo
torneremo poi...) c'è un cenno alla terribile esperienza dell'attrice,
violentata dopo essere stata sequestrata. Ma non una parola su chi e perché:
era una comunista impegnata politicamente e i fascisti - sobillati da alcuni
settori dell'Arma dei carabinieri che li proteggevano - vollero darle in quel
modo una lezione. Tanto che l'ineffabile giornalista ha detto: "Finché il
9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i
nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione". Chi erano
questi aggressori e perché? Silenzio del Tg2, hai visto mai che alla vigilia
del ballottaggio per il sindaco di Roma si dia fastidio ad Alemanno? Peccato,
perché il Tg2 ha perso una grande occasione per raccontare davvero la biografia
di una grande attrice politicamente impegnata e che ha sempre pagato di persona
le sue scelte.
Ma invece nel pezzo tendeziosetto e giustificazionista si
diceva testualmente: "Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la
definiva un'attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera
teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante; chi invece la vedeva
coma la pasionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per
imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci
vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in
prescrizione".
Ma è triste il "finché" con il quale è stato
collegato il primo passaggio a quello successivo. E' stata una "che
approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione
finché...". Finché? La giornalista (e meno male che è una donna) vuole
forse dire che se l'è andata a cercare? Che siccome aveva usato la bellezza
fisica (il che tra l'altro è un falso) aveva provocato la reazione?
Qualcuno obietterà dicendo che anche il Tg3 è fazioso. Vero,
ma almeno rispetta i morti e le ideologie altrui. Basta guardare come ha
parlato della morte di Pino Rauti, che di certo non era un comunista. Anzi.
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