venerdì 10 maggio 2013

DISOCCUPATI, MINIERA D’ORO DEI TRUFFATORI


SITI, ENTI DI FORMAZIONE E POLITICANTI ADESCANO PERSONE IN CERCA DI LAVORO CON FINTI ANNUNCI, CORSI INUTILI E PROMESSE VANE

La disoccupazione sta raggiungendo cifre drammatiche, ma c’è chi ne gioisce: i siti di annunci di lavoro, gli enti di formazione e i politicanti. Questi soggetti basano le proprie fortune sulle speranze di milioni di persone di trovare un lavoro, pronte a registrarsi a portali vari e rispondere a migliaia di annunci; a iscriversi a corsi di formazione gratuiti o a pagamento che poi risultano inutili; o a votare chi gli promette un posto di lavoro.

I SITI – I siti che si presentano come aggregatori di annunci di lavoro sono ormai centinaia. Pochissimi sono quelli che ti permettono di rispondere a un annuncio inviando un Cv senza l’obbligo di registrarsi; mentre tanti sono quelli che richiedono di farlo, come passaggio necessario per potersi candidare a un’offerta di lavoro. La truffa però sta nel fatto che, una volta registrati, si hanno difficoltà nel candidarsi; oppure si scopre che l’annuncio non è più valido o è fasullo. In questo modo il sito si è garantito un nuovo iscritto da sfruttare ai fini dei banner pubblicitari e da bombardare con newsletter da cui poi è impossibile cancellarsi.
Poi ci sono siti che richiedono un portfolio da presentare per potersi candidare. Essi però diventano una fonte di idee e di materiale da poter sfruttare, specie quando si tratta di annunci per copywriter e designer. Il risultato: ci si candida per nulla e si offre loro materiale gratuito.

I CORSI DI FORMAZIONE – Tanti sono gli Enti che offrono corsi di formazione gratuiti o a pagamento. Entrambi però sono sempre fruttuosi per chi li organizza. Quelli gratuiti vengono erogati dalle Regioni mediante fondi europei, e al sud è tristemente noto quanti ne siano stati organizzati risultanti poi inutili e non sfruttabili nel mercato del lavoro. Fungono soprattutto da parcheggi, per non restare a casa con le mani in mano.
Poi ci sono quelli a pagamento che vanno da poche centinaia di euro a qualche migliaia di euro. Tra questi ultimi in genere viene offerto ai discenti anche uno stage, che il più delle volte viene svolto in contesti lavorativi totalmente differenti rispetto alla materia del corso; oppure svolti in durata molto ridotta o non svolti affatto.

I POLITICI AVVOLTOI – Infine ci sono i politici, o meglio, i politicanti, che attingono voti da orde di disperati senza lavoro a colpi di false promesse illusorie, che quasi mai mantengono.

Per loro sfortuna però, vale sempre la regola che sbagliando si impara. E col passar del tempo succede che il disoccupato impara a selezionare bene gli annunci di lavoro a cui rispondere e i corsi di formazione realmente utili da frequentare; nonché sbattere in faccia la porta al politico di turno che viene a bussarla, a mo’ di rappresentante del Folletto. Solo che lui, invece dell’elettrodomestico, vende un prodotto molto nocivo: le false speranze.

Nessun commento:

Posta un commento