mercoledì 28 luglio 2010

MUORE L’UDEUR, NASCE “POPOLARI PER IL SUD”. MA LA SOLFA SARA’ SEMPRE LA STESSA


Clemente Mastella cambia il nome del proprio partito, l’Udeur, in “Popolari per il sud”; lo ha annunciato lunedì scorso a Roma nella Chiesa del Gesù (da buon democristiano; d’altronde lì il buon Giulio Andreotti confessava al fedele parroco le proprie nefandezze politiche) davanti ad un centinaio di sostenitori e qualche giornalista. Per un numero così esiguo di persone sarebbe bastata anche la sua amatissima Telese, o il suo Feudo di Ceppaloni.
L’ex guardasigilli, ora parlamentare europeo nelle file del Pdl, ha affermato che l’obiettivo di questo cambiamento è quello di colmare il vuoto politico nel Sud a livello locale, restando altresì fedele all’alleanza col partito del Premier. Ha anche ammesso che non ci ha dormito la notte per scegliere il nuovo nome (lo credo, in effetti è di grande originalità), che il suo partito si rivolge a tutte le forze disposte a parlare e a fare il bene del meridione, e che non si muove in chiave anti-Lega. Una battuta infine su una sua presunta partecipazione al reality “L’isola dei famosi”: « (…) Ebbene come potete credere che sia così imbecille da andare all’isola dei famosi; ci sarei andato ma solo per perdere peso». L’idea in fondo, non sarebbe stata male.
Cambia quindi nome il partito di Mastella, ma dubito cambierà la propria sostanza e modo di fare; quello cioè di prevedere quale sarà il carro dei vincitori per poi salirci, ma anche poter contare in fase decisoria, con il proprio pugno di parlamentari pronti a far cadere un Governo all’occorrenza. Come del resto accadde con il secondo Governo Prodi.
In effetti Mastella fa ciò che gli permette il nostro sistema democratico, a volte anche troppo democratico: dare peso ad un partito che a livello nazionale ha meno del 2%, facendo sì che il suo leader diventi anche Ministro della giustizia, e tenga sotto scacco un’intera maggioranza di Governo. Per poi passare all’altra coalizione (anche a livello locale) per avere sempre una comoda poltrona su cui sedersi.


(Fonte: Corriere del Mezzogiorno)

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